Intervista a Stefano Quercio

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Steve non ha bisogno di presentazioni, negli ultimi anni è riuscito a ritagliarsi un grande spazio in prima squadra, riuscendo anche a mettere a referto delle prestazioni che difficilmente saranno dimenticate dal pubblico saviglianese. Nell’ultima stagione ha giocato con la Virtus Fossano e, nonostante un’annata complicata, è riuscito ad ottenere la salvezza in C Gold e a registrare una media di 5,5 punti a partita. Ma adesso il “figliol prodigo” è tornato tra le mura del Palaferrua…

Come mai hai scelto di tornare “a casa”?

Ho deciso di tornare a Savigliano perché credo nella squadra e soprattutto nella società che ripone fiducia in me e nelle mie capacità. Sento anche il bisogno di dimostrare alla società e a me stesso che posso essere un punto di riferimento e d’aiuto per la squadra.

In che modo pensi di poter dare il tuo contributo, in una squadra reduce da una promozione?

Sicuramente l’esperienza dell’anno passato può essere un punto di partenza, avendo giocato in C Gold ho avuto modo di osservare e capire le dinamiche e l’intensità del campionato. Ma fondamentale penso che la mia intensità sul campo ed in allenamento potrà essere d’aiuto.

Quali sono le tue motivazioni?

Come ho già detto prima credo nella squadra e penso che insieme possiamo raggiungere un ottimo risultato. Questa è la motivazione che più mi spinge a fare del mio meglio.

L’anno scorso pochi minuti a dispozione. Pensi di poter essere un giocatore importante per questa squadra?

Purtroppo ho avuto un scarso minutaggio nella prima parte della scorsa stagione dovuto a diversi motivi. Fortunatamente nella seconda parte la fiducia è stata ripagata ed ho avuto modo di dimostrare le mie capacità come dicono le statistiche. Penso quindi che se ci sarà fiducia fin da subito potrò dimostrare le mie abilità al meglio.

Due stagioni fa il pubblico ti incitava con il coro “Ma che emozione, sarà perché tifiamo, un giocatore che tira bombe a mano, dai tutti in piedi per questo marziano, batti le mani, in campo c’è super Fano, la la la la”. Cosa servirà per riconquistarti il pubblico dopo una stagione lontano dal PalaFerrua?

Dovrò continuare ad essere il giocatore che sono sempre stato e ricordare al pubblico saviglianese perché cantavano quel coro.