C Interregionale: La B sfuma a due minuti!
MARNATESE 73 – COGAL SAVIGLIANO 61
29-16, 11-15, 14-18, 19-12
Savigliano: Romerio 8, Carena, Bonatti 9, Baruzzo, Agbogan 6, Abrate 10, Lamia 18, Corradini, Giorsino, Amateis 2, Giraudo, Gioda 8. All.: Siclari
SAN VINCENZO 90 – COGAL SAVIGLIANO 83
27-30, 23-16, 16-20, 24-17
Savigliano: Romerio 9, Carena, Bonatti 13, Baruzzo, Agbogan 8, Abrate 34, Lamia 2, Corradini, Giorsino, Amateis, Giraudo, Gioda 17. All.: Siclari
ARONA – «Torniamo a casa con un risultato negativo ed è inevitabile che in questi momenti aleggi un po’ di dispiacere nell’ambiente. Ma credo sia importantissimo dare valore a quanto fatto da questi ragazzi nel corso di questa stagione, del percorso di crescita incredibile di molti di loro che ci ha permesso di spingerci fino alla final four per la promozione». Sono queste le prime impressioni di coach Giuseppe Siclari a poche ore dalla doppia trasferta ad Arona per le finali che mettevano in palio tre posti per la Serie B. La formula stessa del mini torneo era di per sé molto beffarda: delle quattro formazioni che avevano ottenuto il pass solo una sarebbe rimasta in C e dunque erano a disposizioni due partite, la prima semifinale, e lo spareggio promozione, per raggiungere il grande obiettivo. La Cogal Savigliano ha duvuto però applaudire per ben due volte i suoi avversari, abbandonando il sogno di tornare in B dopo solamente un anno.
«Abbiamo fatto vedere chi siamo e i ragazzi hanno dato tutto. Nella prima partita hanno avuto la meglio le ottime individualità della Marnatese (73-61 per i biancoverdi all’ultima sirena), mentre per la seconda contro San Vincenzo c’è più rammarico per non essere stati sempre attenti quanto avremmo dovuto in difesa». Lo spareggio si è infatti deciso dopo 38 minuti di sostanziale parità in una sfida dai punteggi molto alti vista anche la posta in palio che nel finale ha sorriso a San Vincenzo.
«Voglio fare i complimenti alla squadra per la grande serietà e la dedizione dimostrata quest’anno, un gruppo che è stato davvero l’elemento più forte. Dopo la retrocessione dello scorso anno non era scontato voler tornare a investire come è stato fatto e il merito di questa scelta è ovviamente della Società. A settembre ci avevano dato degli obiettivi che poi sono stati ritoccati visti i risultati e alla fine ci siamo spinti fino alle finali. Purtroppo alla fine abbiamo perso ma spero che questa cavalcata ottenga i riguardi che merita. Da quest’anno mi porto avanti il gruppo, come detto, con tanti giocatori che hanno ancora un anno di contratto e per questo motivo dobbiamo poter credere di poterci riprovare».
Una promozione al primo anno che è sfuggita anche al neo presidente Andrea Frandino, insediatosi solamente questo autunno e che per tutta la stagione è stato a fianco della squadra insieme al team manager Daniele Avataneo. «Sabato i milanesi avevano qualcosa in più, domenica è mancata un po’ di benzina nel finale – il punto del presidente Frandino -. Veder festeggiare gli altri per ben due volte fa male ma bbiamo la consapevolezza di aver fatto una stagione super e che la final four era il premio giusto per quanto fatto. Ora si riparte per progettare un’altra stagione vincente, ma non prima di aver sottolineato il lavoro incredibile fatto da coach Siclari insieme allo staff e ai giocatori. Un ringraziamento particolare anche a Daniele per il grande supporto dimostrato in tutta la stagione».
foto Caterina Viola