Coach Siclari: il bilancio della stagione 24/25

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Smaltita la delusione per lo sfortunato epilogo della stagione 2024/25 la Cogal Savigliano è pronta a lasciarsi le final four di Arona alle spalle e prepararsi al nuovo anno che la vedrà ancora protagonista nel campionato di Serie C Interregionale. L’annata appena conclusa non deve però essere ricordata solo per le sconfitte con Marnatese e San Vincenzo perché da ottobre in avanti coach Siclari e i suoi ragazzi hanno compiuto una vera e propria cavalcata, fatta da una regular season ai limiti della perfezione con solamente due stop patiti contro seconda e terza della classe e un percorso playoff che li ha sempre visti imporsi in gara 3 risultando in entrambe le fasi i padroni del raggruppamento. «Una torta a cui è mancata solamente l’ultima ciliegina», come l’ha definita il dirigente accompagnatore Daniele Avataneo.
Per approfondire meglio tutti gli aspetti salienti della stagione 2024-2025 è intervenuto coach Siclari, il cui ruolo al timone della Cogal è stato riconfermato anche per il prossimo campionato.

Coach c’è amarezza per come si è conclusa questa cavalcata?
«Indubbiamente un po’ di rammarico per come è andata alle finali c’è stato, soprattutto in quei momenti, ma una volta smaltita la delusione è tornata la consapevolezza di aver chiuso una stagione più che ottima. Abbiamo messo le basi per creare una realtà solida e che pensa alla crescita dei suoi giocatori oltre che ai soli risultati, che comunque sono arrivati. Quando abbiamo capito di essere competitivi ci è venuta l’acquolina ed è forse per questo che siamo un po’ amareggiati, ma ripeto siamo consapevoli del bellissimo percorso fatto»

Al di là della final four la stagione è stata molto positiva, quali sono stati i momenti più importanti e quali aspetti hanno permesso questi risultati?
«Ci sono state diverse partite che ci hanno dato consapevolezza o che sono stati punti di svolta. Penso alla vittoria di Genova su un campo complicato o la reazione dopo gara 2 con Livorno quando ci siamo presentati al PalaFerrua in condizioni precarie: lì è uscito il gruppo. Anche intorno alla metà della stagione regolare abbiamo avuto qualche assenza o infortuni, ma abbiamo saputo sempre uscirne bene e insieme. L’aspetto più importnate che ha segnato quest’anno? Sicuramente la serietà che tutti i giocatori hanno dimostrato in ogni gara e in ogni allenamento. I risultati nascono tutti da qui».

 Come è cresciuto il roster a disposizione? Ci sono già i nomi di alcuni confermati?
«Di molti ragazzi conoscevo già le doti tecniche e caratteriale e sono stato felice di vederli esprimere a questo livello, una bellissima soddisfazione. Al di là dei nomi, quello che ho chiesto alla società e detto ai giocatori è la mia volontà di confermare, per quanto possibile, il gruppo perché oltre ai singoli è stato il nostro punto di forza».

 Cosa servirà il prossimo anno per provare a fare lo step successivo?
«Se con “step successivo” intendiamo la promozione allora è difficile individuare un aspetto in particolare. Sul risultato finale (la permanenza in C) ha influito la formula pensata dalla Federazione quest’anno perché con risultati come i nostri, in altre stagioni, ci saremmo molto probabilmente assicurati un posto nella categoria superiore. Così non è stato ma sarà nostro dovere riprovarci. Ripartiamo con un anno di lavoro alle spalle e buone abitudini già assorbite dalla maggior parte del gruppo per arrivare pronti all’inizio del campionato».

 Dopo 12 mesi sulla panchina biancorossa come ha trovato l’ambiente?
«Ho trovato un ambiente serio e professionale, motivi per cui l’anno scorso avevo scelto di cambiare e venire a Savigliano. Sono molto felice di vedere che gli investimenti non si fermano solo alla prima squadra ma che riguardano la società su tutti i livelli con prossimi ingressi nello staff di assoluto rilievo. L’obiettivo è quello di continuare a crescere come squadra ma soprattutto come realtà sempre più di rilievo in provincia e in regione».

 A dare man forte a coach Siclari è stato anche Daniele Avataneo, preziosissimo collante tra dirigenza e squadra che ha seguito la Cogal per tutto l’anno, instaurando un solido rapporto con roster e staff. Alla prima esperienza (almeno nel mondo della palla a spicchi) nel ruolo di accompagnatore l’entusiasmo è palpabile: «È stata una stagione superlativa sia dal punto di vista tecnico che umano. I risultati ottenuti sono stati frutto della preparazione e dell’impronta data da coach Siclari e dal suo staff ma anche dalla coesione del gruppo e dall’amicizia che si è creata anche fuori dal campo. Ci siamo integrati benissimo con i “torinesi” diventando subito squadra e questa è stata la chiave nelle sfide più tirate. Sicuramente è stato un anno molto impegnativo ma alla fine tutti gli sforzi sono stati ripagati».