Intervista ad Andrea Icardi
Qual è stato il momento più emozionante della stagione?
Beh, non voglio essere scontato e dire i secondi finali di gara 5: il suono della sirena, il boato assordante del pubblico e la gioia immensa di tutta la squadra. Quindi il momento più emozionante è stato sicuramente giocare gara 4.
Avete giocato gara 4 in trasferta, in svantaggio per 1 a 2, qual è stato il segreto per ribaltare la serie e completare la “Gold Rush”?
È stata una di quelle occasioni che ti capitano raramente, in cui ti guardi intorno e vedi tutti con la faccia giusta, tutti con gli occhi iniettati di sangue, tutti con voglia e cattiveria per entrare in campo e fare una grande partita. Non c’è stato un attimo in gara 4 in cui non abbiamo pensato che l’avremmo portata a casa. È stato sicuramente il momento più bello della stagione!
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione: l’obiettivo è la salvezza o si punta ai play-off?
Per il prossimo anno si punta sempre a vincere. Vogliamo giocare al meglio ogni partita e poi quello che succede, succede. Ci alleniamo e ci prepariamo al meglio per ogni incontro e quindi l’obiettivo è sempre vincere più partite possibili. Porsi un limite prima dell’inizio della stagione non avrebbe senso.
“Ciollo”, un veterano della prima squadra, non ci sarà la prossima stagione, cosa ti mancherà di più di lui in allenamento e in partita?
“Ciollo” dal punto di vista tecnico quest’anno è stato l’unico giocatore indispensabile per la nostra squadra, perché bene o male con le riserve ci siamo sempre coperti negli altri ruoli. Se mancava un giocatore importante come Maffo avevamo Arby per sostituirlo, se non c’era Josh avevamo il Lupo e lo stesso Arby. Secondo me, con Ciollo non avevamo quella garanzia di copertura in caso di una sua assenza: offensivamente prende tanti rimbalzi, sa tirare da fuori dall’arco dei tre punti, allarga il campo, capisce il gioco prima e meglio di tutti; difensivamente né Giors, né Ayoub, né io, possiamo marcare un 4 mobile, veloce di piedi, lui sì. Quest’anno è stato un giocatore unico e indispensabile, non a caso giocava 40 minuti quasi tutte le partite…
Cosa mi mancherà di lui dal lato umano è… Che cavolo è “Ciollo”!!! È il collante della squadra, è quello che anche dopo che hai lavorato tutto il giorno, sei stanco, magari anche un po’ acciaccato, se pensi che troverai anche lui in palestra ti viene voglia di andare comunque, di dare il massimo, perché sai che ti divertirai, che due fesserie con lui le riuscirai a dire. Ciollo è sempre un bel motivo per andare in palestra!
Cosa vuoi dire al pubblico che ha sostenuto te e la squadra anche nei momenti più difficili?
Al pubblico spero di aver trasmesso l’amore e la passione per questo sport, spero che vedendo noi vincere dei ragazzi inizieranno a presentarsi in palestra, sia come giocatori, sia ancora come spettatori.
Il prossimo anno sarai uno dei pochissimi lunghi “vecchio stile”. In un mondo che vede cambiare progressivamente quel ruolo di 5 puro, pensi che ci sia ancora spazio per un giocatore con le tue caratteristiche? Nei prossimi anni per un centro sarà necessario avere un buon tiro dalla media-lunga distanza?
Per prima cosa devo dire che il mio “tiretto dalla media” è la cosa migliore che ho! Come dice ‘Roscoe’ (Enrico Testa n.d.r.) “Mi fido più del tuo tiretto dalla media che del tuo tiro da sotto”… A parte gli scherzi, il tiro dalla media ce l’ho, il tiro da tre in posizione centrale io ce l’avrei anche, solo che se lo provo, l’azione dopo mi ritrovo in panchina perché Fiori non è molto convinto di volere un 5 di quel tipo. Forse dovresti fare a lui la domanda (ridendo n.d.r.)!!! Quindi mi adatto: prendo “patele” e tiro da sotto, bello no?