GoldRush Episode 7

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Il capitano Andrea Testa racconta “Eurotec Savigliano v.s. Vercelli, gara 5”

Bè, che dire?

Gara 5 di una serie finale, una partita che se sei molto fortunato puoi giocare una sola volta nella tua vita sportiva; se sei ancora più fortunato ti capita pure di vincerla.

I miei ricordi riguardo alla partita non sono nitidissimi, poche azioni, solo qualche episodio, pur sforzandomi mi è difficile riportare alla memoria il preciso susseguirsi degli eventi.

Dal riscaldamento fino ai punti finali, la tensione è sempre stata massima, tale che quasi non riuscivi a goderti il momento.

La partita forse non è stata memorabile dal punto di vista tecnico, ma sicuramente è stato l’incontro emotivamente più coinvolgente tra tutte le partite che ho disputato negli anni. Un susseguirsi di ribaltamenti nel punteggio si alternavano a momenti di assoluto equilibrio: quando sembrava che una squadra avesse definitivamente preso il sopravvento, l’altra riusciva a rimontare e a passare a sua volta in vantaggio.

Una gara difficilissima da giocare, perché alla difficoltà di affrontare un avversario temibile si aggiungeva lo sforzo per non farsi sopraffare dall’emotività.

In quei momenti non sempre riesci goderti la parte divertente dello sport, ma forse ne tocchi la vera essenza.

Fra tutti un ricordo più nitido degli altri: un canestro più fallo di Ik a pochi minuti dalla sirena finale, l’intenso abbraccio con lui e Ciollo. Un canestro che coronava la rimonta del 4° quarto iniziato con uno svantaggio apparentemente irrecuperabile.

Quello che ricordo in maniera lucida e distinta sono i momenti successivi alla vittoria, momenti che porterò sempre con me e che ricorderò per tutta la vita: l’abbraccio con la mia famiglia, con la mia ragazza, con i miei compagni, con i tifosi entrati in campo, la commozione generale, la soddisfazione di tutti e la consapevolezza di esserci presi la rivincita dalla retrocessione del 2016.