Per delle Pantere sempre più atletiche!
Nelle scorse settimane, per diverse formazioni dell’Amatori basket Savigliano, si è aperta la possibilità di vedere aggiunti nuovi spot di allenamento con un focus particolare sul miglioramento fisico e atletico. A seguire questi momenti, altre ai coach assegnati a inizio anno a ogni squadra anche un nuovo, ma in realtà ritrovato, acquisto, Andrea Paolillo che per anni ha vestito biancorosso durante il periodo delle giovanili. Per raccontare al meglio il progetto abbiamo dato parola ad Andrea per (ri)presentarsi al popolo delle Pantere e per approfondire le finalità dell’iniziativa.
Mi chiamo Andrea Paolillo, sono stato un giocatore di basket per molti anni (circa una decina) sempre alle Pantere. Il gioco per me è sempre stato una fonte di esperienze personali importanti, a livello emozionale ma anche, e soprattutto, di crescita da un punto di vista più pedagogico, se così si può dire. Questa passione mi ha spinto ad approfondire il mio interesse e la mia curiosità, motivo per cui ho intrapreso il percorso di scienze motorie. Un percorso di studi che mi ha permesso di riflettere su come la vita sportiva, soprattutto in certe fasce di età, possa impattare nello sviluppo personale di chiunque.
L’idea è fare in modo che questo impatto/relazione sia il più prolifica per tutti gli interessati, in primis i ragazzi e le ragazze. Purtroppo viene dato per scontato che lo sport in generale abbia molti più lati positivi che negativi, e questo vero, ma solo quando c’è un metodo ed una motivazione alla base.
Motivo per cui le società non possono più trascurare l’importanza di certe figure, come il preparatore atletico. Di fatto alleno e lavoro su tutti gli aspetti di gioco che non sempre vengono trattati negli allenamenti tecnico-tattici, non per malafede, ma spesso per mancanza di mezzi, strutture, personale qualificato e voglia da parte dei giocatori stessi. I miei allenamenti sono basati sull’idea che occorra impegnarsi su aspetti di coordinazione generale e prestanza fisica tanto quanto la tecnica con palla e tattica di squadra. Soprattutto nella prevenzione degli infortuni ma anche perché un fisico prestante è la base del divertimento e della scoperta di sé stessi. Tenendo a mente il divertimento e la leggerezza/spensieratezza che derivano dal giocare.
Per ora è un progetto neo-nato, gli incontri sono stati pochi per poter parlare di risultati tangibili. L’impressione iniziale è che ci sia molta volontà e che ci si diverta molto. Sia da parte loro sia da parte mia.
Ho notato tanti ragazzi e tante ragazze che si impegnano molto, che personalmente è la cosa che mi gratifica di più. Spero che questo progetto continui per la salute e per il divertimento di tutti i partecipanti.
È un’ investimento importante da parte della società e servirà tenere a mente che il processo darà solidi riscontri sul lungo periodo. Ma ho fiducia.
«Un progetto che abbiamo fortemente voluto e che finalmente siamo riusciti a mettere in piedi. Per questo motivo tutta la dirigenza è molto soddisfatta del lavoro di Andrea», conclude il presidente Frandino