Under 15 Gold: Final 4
Capitan Rosa e Coach Frandino raccontano le “Final 4, Under 15 Gold”
Alessandro Rosa:
È il 1° giugno e dopo una lunghissima stagione regolare, divisa in due fasi, arriviamo al momento più atteso: le Final4. Due giorni, due partite, la semifinale e la finale, entrambe nel palazzetto di Vercelli.
L’ultima settimana è stata estenuante, il caldo è scoppiato all’improvviso e allenarsi è una doppia fatica. In più, le oltre cinquanta partite giocate in stagione iniziano a farsi sentire e nella squadra c’è sì la voglia di dare il massimo per conquistare il titolo, ma anche il timore di veder vanificare il tutto in pochi istanti.
In semifinale giochiamo contro Conte Verde, una squadra molto fisica, ma che avevamo già incontrato e sconfitto due volte durante la seconda fase. A differenza di molti altri match partiamo subito forte, sembra che la pressione non abbia scalfito la nostra corazza e, dopo un buon parziale di 20-10 nella prima frazione, sembra che all’intervallo la pratica sia già conclusa con il punteggio di 33-13. Al rientro in campo dagli spogliatoi però la magia è finita, forse troppo sollevati dal vantaggio ottenuto, abbiamo rischiato di sprecare tutto. Rivoli ha dato il massimo, ogni giocatore si è tuffato su tutti i palloni possibili e noi abbiamo accusato il colpo. Per fortuna il tempo è dalla nostra parte e il punteggio a inizio del quarto periodo si stabilizza sul +8 per noi, concedendoci la vittoria e l’accesso alla finale.
Dire che non abbiamo meritato la vittoria sarebbe un azzardo, ma avremmo sicuramente dovuto onorare la partita giocando tutti i quaranta minuti come i primi due quarti. E c’è anche da dire che nonostante la contentezza non c’è neanche il tempo per festeggiare, tra meno di 24 ore ci giochiamo la partita più importante della nostra vita finora!
Andrea Frandino:
Purtroppo, proprio nei minuti conclusivi della semifinale si infortuna Lollo (Alladio n.d.r), il nostro centro. Io l’ho soprannominato il “Toro” perché è alto e muscoloso e si lancia a canestro con la stessa aggressività di quando vede il drappo rosso. Nonostante l’infortunio decido di portarlo lo stesso in panchina e metterlo a referto, in fondo se lo merita dopo una stagione così!
Giochiamo la finale contro Arona, una squadra veramente forte, contro la quale avevamo perso nella partita di andata, mentre avevamo inflitto loro l’unica sconfitta della seconda fase nel match di ritorno.
La partita inizia con una buona intensità da parte di entrambe le squadre, ma come al solito il nostro grande problema sono i falli, già la panchina non è molto lunga, sarebbe un disastro terminare il match senza 5 giocatori da schierare in campo. Nonostante tutto, chiudiamo il primo tempo sul +8 e il terzo periodo riusciamo ancora a incrementare fino a +10, con l’aiuto degli avversari che non sfruttano le numerose occasioni dalla lunetta.
Inizia il quarto periodo e i ragazzi, nonostante siano visibilmente stanchi, cercano di dare tutto il possibile. Miki (Sabena n.d.r.), l’altro lungo della squadra esce per cinque falli, e lo stesso fanno poco dopo altri due ragazzi. Non posso rimproverare loro nulla, quando chiedo a un giocatore il 110% l’unico rischio collaterale è questo.
Mi vedo costretto a prendere una decisione forzata: a dieci secondi dalla fine sul +5, gli avversari sono in lunetta per gli ennesimi tiri liberi, metto proprio Lollo per prendere il rimbalzo. Il primo entra, il secondo no, ma dopo una serie di carambole, il pallone finisce tra le mani di un giocatore di Arona, che subisce fallo e ottiene due liberi.
Per un momento sono disperato, poi mi accorgo che la sirena sta suonando. Guardo il tabellone e siamo a +4 a tempo scaduto, i due liberi che devono ancora essere tirati non hanno più importanza. L’aronese farà 1 su 2, concludiamo così il match con tre lunghezze di vantaggio. Abbiamo vinto il titolo Under 15 Gold!
Alessandro Rosa:
Da quando siamo entrati in quel pulmino, ieri, il nostro sogno si è avverato…
Oggi , con felicità, agitazione per la partita difficile, con tantissima voglia di vincere siamo entrati in campo e contro tutto e tutti ci siamo giocato una partita punto a punto conclusa con il punteggio a nostro favore… Abbiamo urlato, pianto, gioito insieme, ci siamo abbracciati increduli del risultato ottenuto, stretto la mano alla grande squadra di Arona che ha perso questo sogno per un soffio.
Questa vittoria, questo trionfo di una squadra composta da 10 ragazzi con una grinta insuperabile, che lottano su ogni pallone e che credono ognuno nei propri compagni e amici.
Ringrazio Franci per la difesa incredibile e per non avere mai mollato in entrambe le metà campo. Ringrazio Miki per tutti i canestri segnati e nonostante l’espulsione per 5 falli per avere incitato noi ragazzi in campo. Ringrazio Marco e Ketty per aver fatto la loro migliore partita in difesa e in attacco del campionato e per aver portato a casa questo sogno per quelli che non potevano entrare in campo. Ringrazio Mattia per essersi rialzato sempre nonostante tutte le botte che si prende sotto canestro. Ringrazio Lollo perché nonostante oggi sia entrato solo per gli ultimi 10 secondi a causa di un infortunio ha urlato e ha pianto con noi. Ringrazio Carlo, Danilo e Gabry per essersi impegnati fino in fondo e per essersi presi qualsiasi fallo per permettere ai propri compagni carichi di errori e frustrazione di portare avanti la partita. Ringrazio il coach Frandino per averci dato la possibilità di vincere questo titolo che noi tutti bramavamo con orgoglio. Ringrazio il vice coach Angi e Girry che nonostante non siano riusciti a venire hanno tifato per noi da casa. Ringrazio Albano, Carens e Gabry che hanno tifato per noi in una trasferta lunga e sudata. Ringrazio tutti i genitori che hanno urlato, sudato, perso la voce e le fatiche per tifarci durante tutto il campionato. Ringrazio la società Amatori Basket Savigliano che ci ha permesso di incontrarci e di innamorarsi di questo sport meraviglioso. Oggi abbiamo realizzato un sogno che non avremmo mai potuto pensare di realizzare. Sono e sarò per sempre orgoglioso di voi ragazzi e non mi dimenticherò mai delle emozioni provate con voi per ogni canestro, per ogni stoppata e per ogni vittoria.
Ora portiamo avanti questo sogno continuando a giocare ancora più uniti.
Andrea Frandino:
Di partite ne ho giocate tante in carriera e ormai quasi altrettante le ho viste da allenatore, ma le emozioni che si vivono in una finale sono veramente indescrivibili. La stagione mi è sembrata quasi infinita e devo ammettere che ci sono stati momenti di forte tensione, d’altronde vedendosi quasi tutti i giorni questo è inevitabile. Alla fine, ha prevalso la forza del gruppo, l’amicizia e l’intesa che si sono create saranno impossibili da dissolvere. Devo certamente fare i complimenti ai ragazzi per come hanno retto la pressione e per aver giocato da veri campioni!