PCT ep.5 part 2: Gold diggers!

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Il primo turno vede i nostri cercatori d’oro incrociare Pinerolo di Angelo Bianco. Non sarà facile. La famosa difesa a zona 3-2 dell’allenatore avversario è temibile assai. Una sola dote balistica può davvero trafiggerla come lama nel burro: il tiro da 3. Detto fatto: Maffo “goes wild” in gara 1 con 5 triple nel solo primo quarto. La partita è incanalata così verso il senso unico con cui si chiuderà.
A Pinerolo la storia è molto diversa e la partita è combattuta. Però ci pensa il Lupo a centrare il  bersaglio a ripetizione ed il passaggio in finale è cosa fatta.

A giocarsi l’accesso alla miniera d’oro c’è Vercelli, apparentemente outsider e cenerentola della stagione, ha eliminato il Saluzzo privando le due città limitrofe della Granda ed arcirivali di scornarsi per accedere alle porte del Nirvana.
Vercelli ha però un roster di tutto rispetto, composto da Danna, figlio d’arte dello storico Coach Biellese, il lungo Frattallone, Cambursano e soprattutto Dotti, addizionato a metà stagione e futura costante spina nel fianco delle Pantere.
Soprattutto il fattore più importante: mina vagante e nulla da perdere.

Le prime due partite si giocano a Savigliano. Gara 1 a sorpresa va ai vercellesi. Savigliano salva parzialmente il fattore campo in gara 2, vincendo.
Si va a Vercelli per gara 3 e gara 4. Ik rientra da infortunio solo alla terza partita: giocherà, si romperà un costola, ma lo scoprirà solo settimane dopo.  O meglio lo vorrà scoprire, perché denti stretti, dosi da drago di antidolorifico e si va in campo a lottare con i compagni minatori.
Le cose sembrano però andare davvero male con una brutta gara 3 persa di ben 20 punti. Vercelli in gara 4 ha il match ball per chiudere ed inerzia a favore. La tavola pare apparecchiata per un bel riso in biancorosso, ma Savigliano, nel momento più topico sfodera la prestazione migliore dell’anno, da squadra vera e per la gioia dei pochi fedelissimi accorsi in infrasettimanale a Vercelli, riporta il discorso a Savigliano.
Gara cinque. Che notte quella notte. Sugli spalti i deboli di cuore probabilmente dovettero andarsene poco dopo la palla a due. Sorpassi e controsorpassi continui, partita non bella ma maschia, al cardiopalma. Un Arby sontuoso, un Josh inarrestabile. Arrivo in volata, come al Tour de France, come nei cento metri: la testa avanti la caccia proprio Ik per ultimo. I liberi di Maffo e Josh, proprio loro, non fanno più voltare indietro i nostri baldi giovani.
Invasione di campo, abbracci, baci, lacrime di gioia. È di nuovo C Gold. Ci siamo, anzi Ri-siamo.
Gli aneddoti si sprecano per quell’anno magico, partita ad Ivrea con Ciollo e Giors infortunati. Si, ma perché il Pres. Aveva fatto un incidente portandoli in macchina alla partita!
Coach Fiori che controlla Maffo e che la sua dieta non venga vanificata dalle pizze e birre post allenamento, Ayoub che fa doppi allenamenti con giovanile e prima squadra in pieno ramandan, senza mangiare né bere nulla ad inizio estate, fino al rientro a casa post basket.
Le Navette. Non serve aggiungere altro ed i diretti interessati capiranno bene.
Coach Fiorito con la vacanza già prenotata in gran segreto, che poteva saltare in caso di gara 3 con Pinerolo (many thanks to Lupo, quindi). Il fido Ciacky che alla sirena finale aveva già database di statistiche del match appena conclusosi pronto per l’analisi, a dimostrazione che il lavoro e sacrificio fatto bene e da tutti paga, sempre.

Eppure,la sera di gara 5 non era iniziata sotto una buona stella. Il 40esimo compleanno poteva essere rovinato dalla kabala.

Proprio nel momento di annunciare le Pantere, allo speaker si spense inspiegabilmente il microfono. Provò con generosità ad urlare i nomi dei giocatori rischiando di strapparsi le corde vocali, con scarsi risultati vista la bolgia del Ferrua. Insomma, non diceva bene, quella sera.

Beh, io la voce purtroppo o per fortuna ce l’ho ancora. E la festa di compleanno fu la più bella di sempre, grazie a quei ragazzi d’oro.

 

Testo e voce: Andrea Eandi.

Video: Paolo Brero.