GoldRush Episode 1
Andrea Icardi e coach Racca raccontano “Eurotec Savigliano v.s. Pinerolo, Gara 1”
Andrea “Ik” Icardi:
Sempre emozionante ricordare quei giorni.
Quando ripenso alla scorsa stagione mi vengono in mente gli allenamenti, i discorsi in spogliatoio con i miei amici, che fossero compagni di squadra oppure allenatori, anziché le partite. Era iniziato maggio e non vedevamo l’ora di dare un senso a quella stagione facendo dei grandi playoffs e riscattando la retrocessione di 2 anni prima.
Ovviamente io, da buon “giocatore di esperienza” arrivavo da un infortunio che mi aveva fatto saltare le ultime partite di stagione regolare. La squadra però era carica e concentrata, sapevamo di essere superiori a Pinerolo. Coach Fiori e il suo staff avevano preparato la partita sul concetto “Loro non hanno nulla da perdere” e focalizzando l’analisi tecnica sulla pericolosità del loro play, Cibrario, sulla classica difesa 1-3-1 del loro coach Angelo Bianco e sottovalutando, come al solito, il loro lungo Tecco.
Arriva il giorno della partita. La società aveva deciso di regalare ai tifosi la maglietta con la scritta “GOLD RUSH”… e tutti noi giocatori TOCCAMMO FERRO in segno di scaramanzia. Iniziamo soft con la presunzione che tanto in qualche modo avremmo portato a casa il risultato. Non era voluto e non era presunzione, era una leggerezza che non ti permette di giocare con la dovuta fame e concentrazione. Io gioco male, patisco il rientro dopo lo stop e sbaglio tanti canestri facili, ma la squadra galleggia mantenendo nel primo quarto una situazione di sostanziale parità. Dopo la classica sfuriata di Fiori diamo il primo strappo alla partita, ma quando le cose sembrano iniziare a funzionare, in difesa su un pick&roll mi infortunio nuovamente al ginocchio e la mia gara finisce lì. Da quel momento tutto ciò che ricordo è Maffo che brucia la retina a ripetizione segnando una marea di canestri da 3, esaltando la panchina e facendo impazzire tifoseria saviglianese sugli spalti.
Portammo a casa la vittoria e indirizzammo la serie, ma sapevamo che sarebbe stato ancora un lungo viaggio.
Coach Racca:
Per raccontare gara 1 di semifinale parto da una frase di qualche tempo prima. Stagione 2016/2017 Parcheggio del PalaGerbi di Asti, in procinto di entrare nell’impianto con la serie D. Quella partita meriterebbe una narrazione a parte, ma da quel giorno ho sempre ricordato una citazione di coach Enrico Testa: “Vedi con questo tempo, verso maggio è veramente TEMPO DI BASKET”.
La stessa frase ha sempre rimbalzato nella mia testa per ogni post-season affrontata (non sono tante, ma quanto basta per poter scrivere due righe), anche all’ingresso del PalaFerrua per iniziare la serie con Pinerolo.
Si respira un’atmosfera completamente diversa dalla stagione regolare. Si prova maggiormente l’importanza del momento, quel “Win or go home” che si avvicina in maniera progressiva. Percepivo che nello spogliatoio aleggiava ancora lo spettro del sogno promozione sfiorato l’anno precedente in finale. Non avrei mai voluto farmi scappare un’altra volta l’opportunità.
Gara 1 è stata un passo importante per indirizzare la serie, una prova di grande continuità e solidità sui due lati del campo. Una serata particolarmente positiva al tiro, elemento sul quale si è lavorato costantemente ogni allenamento del venerdì. Senza dubbio il tempo per festeggiare la vittoria è stato poco, complice l’infortunio di Icardi e l’incombente gara 2 da preparare. Si era appena entrati in un periodo cestisticamente intenso e ognuno del gruppo si è allenato da settembre per vivere quel momento.
Il ricordo e la sensazione principale (poi rivelatasi corretta) è stata la grande unità di intenti tra staff e giocatori dalla contesa di quel 4 maggio. È stata la chiave, nonostante un percorso successivo non semplice, per arrivare fino in fondo. Parlare di quei Playoff è sempre molto particolare, un buon modo per ricordare quel TEMPO DI BASKET che tanto manca agli appassionati.
Purtroppo, questa stagione non ho potuto far parte dello staff dell’Amatori Basket Savigliano, voglio quindi cogliere l’occasione per salutare tutte le Pantere, in attesa di poter riprendere il percorso insieme al più presto.